Il mercato del coaching in Italia

mercato stime 13 Marzo 2023 12:46
10 min.

Il mercato del coaching in Italia è in continua crescita negli ultimi anni, con sempre più persone e aziende che cercano il supporto di un coach per migliorare le proprie abilità personali e professionali. In questo articolo esamineremo il mercato del coaching in Italia, esplorando la sua storia, il numero di coach in attività, il valore del mercato, le differenze tra coaching e psicologia, le aziende che utilizzano il coaching, i motivi per cui viene utilizzato, la validità del coaching, il costo e la durata dei percorsi di coaching.

Storia del coaching in Italia

Il coaching è una disciplina relativamente nuova in Italia e la sua diffusione è avvenuta principalmente a partire dagli anni ’90. Tuttavia, il coaching è arrivato in Italia dagli Stati Uniti, dove è stato sviluppato per la prima volta negli anni ’60.

Secondo le stime di alcune associazioni di settore, ci sono circa 5.000 coach in attività in Italia. Il mercato del coaching in Italia vale circa 100 milioni di euro, ma queste cifre sono difficili da verificare in quanto molti coach lavorano come liberi professionisti e non ci sono dati ufficiali sul loro fatturato.

PwC riferisce che l’industria del coaching è il secondo settore in più rapida crescita al mondo. A fine 2022, le dimensioni del mercato del settore del coaching dovrebbero raggiungere un valore di 20 miliardi di dollari. Gli esperti prevedono che questo mercato crescerà con un tasso di crescita medio annuo del 6,7%. Questa tendenza è dimostrata dal momento che nel 2019 la dimensione del mercato del coaching era stata stimata a 15 miliardi di dollari.

La mia stima del valore del mercato del coaching in Italia si aggira oggi intorno ai 200 milioni di euro. Si basa su diverse fonti nel corso degli anni non esistndo una fonte ufficiale che fornisca questo dato in modo preciso e su mie valutazioni. Di seguito le fonti:

  • Un articolo del 2018 del Sole 24 Ore, citando stime della società di consulenza Pedersen & Partners, afferma che il mercato del coaching in Italia vale circa 100 milioni di euro
  • Un rapporto del 2018 di ResearchAndMarkets, che analizza il mercato del coaching a livello globale, afferma che il mercato del coaching in Italia ha registrato una crescita del 30% nel periodo 2014-2018 e che il mercato italiano vale circa 100 milioni di euro.
  • Nel 2020, un articolo di Formazione & Sviluppo, una rivista specializzata nel settore della formazione e dello sviluppo delle risorse umane, afferma che il mercato del coaching in Italia vale circa 100 milioni di euro e che il settore è in costante crescita.

 

È importante sottolineare che il mercato del coaching in Italia è un settore molto frammentato e che esistono diverse realtà di coach professionisti, con differenti livelli di esperienza e competenza, e diverse offerte di servizi di coaching. In ogni caso, tutte le fonti concordano sul fatto che il mercato del coaching in Italia è in costante crescita e che sempre più persone e aziende utilizzano il coaching come strumento per lo sviluppo personale e professionale.

Secondo diverse fonti, il numero di aziende in Italia che utilizzano il coaching è in costante crescita anche se  non esiste un dato preciso sul numero totale di aziende in Italia che utilizzano il coaching, poiché molte di esse possono utilizzare il coaching in modo sporadico o limitato a specifici dipartimenti o progetti.
Alcune stime indicano che circa il 30% delle aziende in Italia utilizza il coaching come strumento per lo sviluppo dei propri dipendenti e per migliorare l’efficacia dell’organizzazione, ma anche per lo sviluppo della leadership, la gestione del tempo, la comunicazione, la gestione del conflitto e la gestione dello stress.

Il dato del 30% delle aziende italiane che utilizzano il coaching è stato riportato da diverse fonti del settore, ma anche in questo caso non esiste una fonte ufficiale che fornisca questo valori precisi. Di seguito alcune fonti che hanno riportato questa stima:

  • Un articolo di ItaliaOggi del 2019 riporta che il 30% delle aziende italiane utilizza il coaching per lo sviluppo dei propri dipendenti. L’articolo si basa su una ricerca condotta da The European House – Ambrosetti in collaborazione con la Fondazione Edison, ma non fornisce maggiori dettagli sulla metodologia utilizzata.
  • Un altro articolo di Forbes Italia del 2018 afferma che il 30% delle grandi aziende italiane utilizza il coaching per sviluppare le competenze dei propri dipendenti. L’articolo cita come fonte una ricerca condotta da Vetrya HR e Osservatorio Coaching & Mentoring dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ma non fornisce maggiori dettagli sulla metodologia utilizzata.
  • Una ricerca condotta nel 2016 dall’Associazione Italiana Coach Professionisti (AICP) ha rilevato che il 29,7% delle aziende italiane ha utilizzato il coaching come strumento di sviluppo organizzativo. La ricerca ha coinvolto 512 aziende italiane di diverse dimensioni e settori.

 

Esiste  un potenziale inespresso per l’utilizzo del coaching in Italia in quanto molte piccole e medie imprese potrebbero beneficiare del coaching per lo sviluppo delle competenze dei propri dipendenti e per migliorare la propria efficienza, ma potrebbero non essere ancora completamente consapevoli dei vantaggi che il coaching può offrire e delle opportunità che possono derivare dal suo utilizzo. Inoltre potrebbero utilizzare fondi a disposiione per la formazione facendo ricorso ai Fondi Paritetici Interprofessionali che prevedono i piani formativi individuali, nonché ulteriori attività connesse alle iniziative formative e dal 2011 (Legge n.148 del 14/09/2011) i piani formativi possono coinvolgere anche i lavoratori con contratti di apprendistato e a progetto.

I motivi che dovrebbero spingerre le aziende ad andare nella direzione dei percorsi di coaching sono legati all’efficacia del coaching. Uno studio condotto dall’International Coach Federation ha rilevato che l’83% dei clienti di coaching ha migliorato la propria autostima, il 73% ha migliorato le relazioni interpersonali e il 72% ha migliorato le proprie abilità di comunicazione.

Paolo Baldriga