La selezione e l’approccio di coaching

28 Giugno 2019 11:54
4 min.

Ho letto ultimamente degli articoli sulla selezione che parlavano del fatto che spesso i selezionatori ripetono le stesse domande e i candidati si sono abituati a sentirsi chiedere le stesse cose.

Mi sono chiesta spesso anche io come cambiare il modo di fare selezione e la risposta mi è arrivata dopo essere diventata coach.

Anche se sono due attività completamente differenti, quello che è cambiato nel mio modo di fare selezione è l’approccio con cui mi trovo a relazionarmi con i candidati, con i loro progetti, con le loro motivazioni. Le domande possono essere le stesse ma l’ascolto è molto diverso , sfruttando la più grande abilità di un coach e la capacità di partnership, è più facile capire se l’offerta è giusta per quel candidato, quali sono le sue reali aspirazioni, i suoi punti di forza , come fargli ritrovare la sicurezza in sé stesso, come mettere in luce le sue caratteristiche positive. A volte è la stessa persona che si rende conto che l’offerta non è in linea con quanto desiderato non solo a livello retributivo ma anche come contenuti e sceglie una strada diversa. Quando, invece, i contenuti aziendali ed i contenuti personali si incontrano, possiamo essere certi non solo di aver trovato il nostro candidato ideale per il nostro cliente, ma anche di inserire una persona motivata, consapevole e positiva che donerà tutta la sua energia per qualcosa che sente vicino al suo modo di essere e alle sue aspirazioni.

Selezione ed orientamento, un bel binomio, una bella opportunità di crescita, un arricchimento e non un giudizio ,un modo per esprimere la centralità della persona e le diverse caratteristiche di ognuno, tutte ugualmente apprezzabili e degne del nostro rispetto, un modo in più per trovare una strada giusta e percorrerla con volontà e voglia di arrivare alla meta.
Sarà questa la nuova frontiera della selezione?

Leonella Cardosi