Informatica, coaching e bioenergetica. Maria Fiume si racconta

pianoforte coach 18 Luglio 2022 09:51
10 min.

Abbiamo avuto modo di dialogare con una delle coach del nostro portale, Maria Fiume. Molte le sua attività dentro e fuori l’ambito professionale ma sempre con il coaching come cardine.

Maria, lei è un consulente informatico esperto e da un po’ di anni è anche coach. Cosa l’ha spinta ad intraprendere questa attività lavorativa?

A 18 anni ho scelto di laurearmi presso la facoltà di “Scienze dell’informazione” aspettandomi di fare il lavoro della mia vita. Non è stato così. La dedizione alla mia professione mi ha portata comunque, con il tempo, a coprire ruoli di responsabilità in qualità di project manager e team coordinator. Congiuntamente grazie alla tenacia e alla passione per lo sviluppo personale mi sono formata per raggiungere ciò che davvero volevo davvero fare… lavorare per le persone, mettermi al loro servizio per guidarle a migliorarsi, ad acquisire nuove consapevolezze, a potenziare le proprie capacità. Per questo ho scelto di fare la coach. È un’attività meravigliosa che permette di arricchirmi continuamente interagendo con i coachee. In più è anche un’attività di grande soddisfazione per me che voglio riuscire a portare valore nella vita delle persone.

Maria Fiume
Maria Fiume

Esiste un’esperienza di coaching che potrebbe mettere al di sopra delle altre per aver portato quel “valore” di cui parlava?

Una ragazza venne da me perché una mia amica mi chiese se potevo aiutarla. Era depressa e non riusciva a trovare alcuna motivazione in ciò che faceva.Una volta esplorata la sua situazione le dissi che non potevo aiutarla, aveva bisogno di uno psicologo per uscire dalla condizione in cui si trovava. Lei mi chiese cosa significava fare coaching per cui oltre a spiegarglielo le chiesi: “Da domani se avessi la possibilità di fare ciò che ti piacerebbe fare, cosa faresti?”. Le si illuminò il viso e non esitò a raccontarmi un bel po’ di cose.  E poi ancora le chiesi: “Cosa ti impedisce di farlo?”. In lei si mosse qualcosa, la sessione continuò in un flusso carico di bella energia. Mi chiese di fare anche il percorso con me. Alla fine del percorso, lei decise di cambiare lavoro e di trasferirsi a vivere da sola.
Fu una grande gioia vedere la sua trasformazione e soprattutto l’impegno e la costanza che ha profuso nel rimettere in moto la sua vita.

Torniamo alla sua storia. Ha abbandonato definitivamente il ruolo di consulente informatico. Ti sei occupata o ti occupi d’altro oltre al coaching?

Ho una doppia attività lavorativa. La prima che svolgo da oltre vent’anni in qualità di consulente informatico presso società internazionali. In ambito governance mi occupo della gestione e coordinamento di progetto in diverse aree funzionali (assicurative, bancarie, telefoniche). Maturo esperienze significative applicando tecniche di coaching con i clienti e con il  team di progetto volte a superare le resistenze, migliorare la collaborazione e le performance, incrementare il coinvolgimento. La seconda attività è in qualità di coach, conduttrice di bioenergetica in movimento e trainer in soft skill. Ho cominciato come trainer conducendo corsi in bioenergetica.

Scusi se la interrompo. In cosa consiste esattamente? La si può fare sia in presenza e dove? A distanza?

È una disciplina che permette alle persone, attraverso specifici esercizi corporei singoli e di gruppo, di entrare in contatto con le proprie emozioni aumentando vitalità ed auto espressione. Lo scopo della bioenergetica è di sciogliere le cosiddette “corazze muscolari”. Queste rigidità che  si formano di volta in volta da tutti quei atteggiamenti che bloccano il libero scorrere dell’energia vitale e che induriscono anche il carattere, riducendo la comunicabilità, l’amore e la percezione del piacere di vivere.

Ho condotto gruppi di bioenergetica in movimento in presenza. È consigliabile farlo in presenza, in luoghi adatti come le palestre o anche all’aperto.  È possibile farlo a distanza ma solo a singoli individui.

 

Mi diceva delle sue esperienze e lavori.

Ho lavorato come coach presso l’azienda HRD srl per cui ho collaborato  qualche anno approfondendo le tematiche di leadership, comunicazione, gestione del tempo, analisi transazionale, linguaggio del corpo e gestione delle emozioni. Ho continuato nella formazione personale e ho acquisito la certificazione presso l’International Coaching Federation (ICF) e da oltre cinque anni conduco sessioni di coaching individuali ed aziendale con target rivolto principalmente a manager, direttori scolastici, imprenditori. Collaboro con associazioni tra cui “Il portale dell’anima” ed il Circle “Donne in Crescita” per la realizzazione di corsi sulla gestione delle emozioni, conflitti, feedback e leadership. Inoltre collaboro con il gruppo Corporate Social Responsability della mia azienda in ambito Gender Diversity realizzando iniziative volte all’inclusione e all’informazione. Sono stata leader dell’evento “Diversity in Action Week” e moderatrice della tavola rotonda per il tema “Sviluppo della leadership al maschile e al femminile”. Attraverso ICF sono volontaria nel ruolo di coach per un progetto di cambiamento organizzativo a supporto di Emergency.

Con tutte queste attività sarà complicato seguire altre passioni oltre quelle professionali che mi sembra la coinvolgono a pieno …

Sin da quando ero piccola ho una attenzione particolare per le persone diversamente abili. Da sempre faccio volontariato presso la comunità “Fede e Luce” per trascorrere insieme a loro momenti di gioco, passeggiate, cene e giornate dedicate. Il mio hobby preferito è la corsa. Come atleta dilettante ho partecipato a diverse competizioni agonistiche tra cui la maratona di Roma nel 2015. Durante gli allenamenti e le gare alleno molto la tenacia nel raggiungimento dell’obiettivo, la costanza, la pazienza nonché la disciplina e l’autocontrollo. Mi piace ascoltare musica classica e jazz.  Suono il pianoforte.